Green Pass: dal controllo alla distanza, come funziona

U.P.A. C.L.A.A.I. di Chieti

Servizi a piccole e medie imprese dal 1963

Data pubblicazione: 12 Ottobre 2021

Categoria: Lavoro

Il Certificato Verde per lavoratori pubblici, privati e autonomi, volontari e collaboratori.

Da venerdì 15 ottobre sarà obbligatorio per tutti i lavoratori, persino eventuali volontari che entrassero in azienda devono esserne provvisti insieme a collaboratori e fornitori.

L’obbligo resterà fino al 31 dicembre.

Cosa devono aspettarsi i lavoratori senza green pass, da venerdì?

Non potranno lavorare. L’assenza sarà considera ingiustificata e quindi al dipendente sarà sospeso il pagamento dello stipendio. Non è prevista però, una sanzione disciplinare.

Cosa rischia chi entra in azienda senza pass?

In questi casi è prevista una sanzione amministrativa che può andare da 600 a 1.500 euro. Se invece il lavoratore entra con un pass falso oppure perché il passa non è stato controllato visto che il decreto permette anche le verifiche a campione, in tali casi il lavoratore si espone, oltre alla multa, a sanzioni disciplinari.

Cosa succede al datore di lavoro che non controlla?

Il controllo del green pass spetta al datore di lavoro: chi omette il controllo rischia una sanzione amministrativa dai 400 ai 1.000 euro. L’imprenditore deve individuare un responsabile dei controlli. La verifica può essere effettuata mediante la scansione del QR code, utilizzando la app “VerificaC19”. Le attività di verifica non possono comportare, in alcun caso, la raccolta dei dati del dipendente.

Il lavoratore assente senza green pass può essere sostituito?

Nelle aziende con più di 15 dipendenti il lavoratore a casa senza stipendio non può essere sostituito. Può essere rimpiazzato invece in quelle sotto i 15 dipendenti per un periodo di 10 giorni, prolungabili per altri 10.

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