Fondo Impresa Donna, contributi a fondo perduto e finanziamenti per l’imprenditoria femminile

U.P.A. C.L.A.A.I. di Chieti

Servizi a piccole e medie imprese dal 1963

Data pubblicazione: 16 Dicembre 2021

Categoria: Lavoro

Fondo Impresa Donna al via: il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che lo rende operativo è arrivato in Gazzetta Ufficiale il 14 dicembre, a un passo dalla scadenza dettata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in cui rientra.

Mancano, ora, solo le istruzioni su tempi e modalità di domanda per accedere ai nuovi strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Si parte, infatti, con una dotazioni iniziale di 40 milioni di euro prevista dalla Legge di Bilancio 2021 che lo ha istituito, a cui si aggiungeranno ulteriori 400 milioni di euro previsti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che tra i vari obiettivi si propone un aumento di 4 punti percentuali dell’occupazione femminili.

Gli incentivi sono finalizzati sia alla nascita di nuove aziende che allo sviluppo e al consolidamento di quelle esistenti.

Ed è direttamente il testo del Decreto MISE a stabilire i contorni della platea di donne potenziali beneficiarie dando la definizione di impresa femminile.

Rientrano in questa categorie i soggetti a prevalente partecipazione femminile:

  • società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti la compagine sociale;
  • società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • lavoratrice autonoma.

Il Fondo Impresa Donna prevede formule di incentivi diversi in base alla data di costituzione dell’azienda.

Per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi, del commercio e del turismo è possibile accedere a contributi a fondo perduto a copertura di una parte delle spese ammissibili.

Le imprese femminili che hanno intenzione di richiedere i contributi a fondo perduto devono rispettare i seguenti requisiti:

  • avere una sede legale e/o operativa su tutto il territorio nazionale o la disponibilità di questa;
  • essere costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero.

Per info e assistenza U.P.A. Sistema tel. 0871 331442 mail: info@claaiabruzzo.it

 

Ecco alcuni articoli che potrebbero interessarti

Decreto Flussi per lavoro subordinato e autonomo nel triennio 2023-2025

Decreto Flussi per lavoro subordinato e autonomo nel triennio 2023-2025

Il Decreto Flussi stabilisce le quote d’ingresso per lavoratori stranieri in Italia per lavoro subordinato e autonomo nel triennio 2023-2025. Le quote variano a seconda del settore e includono anche quote riservate a cittadini provenienti da Paesi con accordi di cooperazione con l’Italia. Il decreto prevede anche la conversione dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale e dei permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Nuovo bonus in busta paga da Luglio 2023

Nuovo bonus in busta paga da Luglio 2023

A partire da luglio 2023, i dipendenti con redditi fino a 35.000 euro avranno un nuovo bonus nella busta paga grazie alla riduzione della pressione fiscale, con un’esenzione contributiva fino al 6%. La riduzione della quota di contribuzione a carico dei dipendenti comporterà un bonus più sostanzioso nella busta paga per il periodo dal 1 luglio al 31 dicembre 2023. L’esenzione non si applicherà al tredicesimo stipendio.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *